Chiari, 07/10/2020 – Ben 443.608,01 euro di investimenti e sgravi fiscali sul centro storico e 100mila euro a disposizione delle imprese clarensi. Sono queste le cifre significative del un bando pubblico realizzato dal Comune di Chiari nell’ambito del progetto Distretti del Commercio per la ricostruzione economica territoriale urbana (promosso da Regione Lombardia), che verrà presentato pubblicamente giovedì 8 ottobre 2020 alle 19.30 in Sala Repossi in Comune e in videoconferenza.. Si tratta di un bando che intende favorire la ripartenza delle attività economiche, i servizi a utenti e visitatori e l’avvio di nuove attività nel Distretto Urbano del Commercio, garantendo sia i più alti standard di sicurezza e protezione dei lavoratori e dei consumatori, sia le modalità alternative di organizzazione delle vendite (anche attraverso strumenti innovativi e digitali) che tengano conto del nuovo contesto in cui le imprese si trovano ad operare. Infatti, attraverso il bando vengono stanziati 100mila euro per le micro, piccole o medie imprese del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato, localizzate all’interno del Distretto Urbano del Commercio (DUC) Gustiamoci Chiari. Attraverso i contributi concessi da Regione Lombardia, l’Amministrazione Comunale di Chiari intende sostenere in modo concreto la ricostruzione dell’economia locale, supportando le singole attività commerciali e artigianali dopo l’emergenza sanitaria e favorendo progetti integrati tra operatori economici, enti locali, partner esterni pubblici e privati. Non a caso, il bando è stato progettato in base ai risultati dei questionari online rivolti alle imprese per capire quali fossero le intenzioni rispetto agli investimenti necessari per rilanciare le attività dopo i lunghi mesi di inattività o di attività limitata. IL BANDO È APERTOIl bando è già disponibile sul sito internet del Comune di Chiari e le attività commerciali possono già fare domanda di contributo: ci sarà tempo entro e non oltre le ore 12 del 16 novembre 2020. È importante sapere che vigerà il principio del first come, first served: ovvero, i contributi (per chi sarà ammesso al bando) verranno erogati in ordine cronologico di ricezione delle domande, fino ad esaurimento della dotazione finanziaria. Non si è optato per altre modalità di classificazione delle domande, non essendo stato possibile definire dei criteri univoci su spese di natura non omogenea. Sono ammesse le spese previste sulla base di preventivi e quelle effettivamente sostenute dall’impresa beneficiaria, ritenute pertinenti e direttamente imputabili al progetto e i cui giustificativi di spesa decorrano a partire dalla data del 5 maggio 2020. L’investimento minimo ammissibile (considerato come somma delle spese in conto capitale e delle spese parte corrente) è di 2mila euro, il quale comporta un contributo del 50% (pari a mille euro).Nel dettaglio sono ammesse spese relative a opere edili private, ammodernamento impianti, arredi e strutture temporanee, macchinari e attrezzature, veicoli per la consegna a domicilio, realizzazione di siti e app, materiali per la protezione e sanificazione, servizi di consegna a domicilio, promozione e comunicazione, formazione, eventi e animazione. UNA STRATEGIA AD AMPIO RAGGIOI contributi a fondo perduto serviranno a coprire parte dei costi sostenuti in relazione all’emergenza Covid, a sostenere l’avvio di nuove attività e a rilanciare le attività già esistenti. L’iniziativa del Comune di Chiari, si inserisce in una più ampia strategia di rilancio e rigenerazione urbana che, grazie al Distretto del Commercio, vanta la collaborazione di diversi partner tra cui Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Brescia, Confcommercio Brescia, Confesercenti della Lombardia Orientale, CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa – Associazione Territoriale di Brescia, Federazione Provinciale Coldiretti Brescia, Proloco Chiari e Consorzio Mediolanum Chiari. |
Ufficio Stampa Comune di Chiari