CHIARI : RIQUALIFICAZIONE DEL SANT’ORSOLA: AL VIA UN BANDO PUBBLICO PER TROVARE IL PROGETTO MIGLIORE

Chiari, 20/04/2021 – Un bando pubblico per trovare il miglior progetto per le opere di rigenerazione urbana di uno dei gioielli storici della città: al vincitore verrà affidata la fase successiva della progettazione definitiva.

C’è tempo fino a lunedì 28 giugno per partecipare al concorso di progettazione (QUI il link) che l’Amministrazione del sindaco Massimo Vizzardi ha aperto per la riqualificazione e il recupero dello storico Teatro Sant’Orsola: un progetto ambizioso – già annunciato nel programma amministrativo – per andare a recuperare una volta e per sempre l’amato teatro nel centro della città; elemento strategico e dal grande impatto sociale e culturale per il quale l’Amministrazione è disposta a mettere in campo un milione e mezzo di euro.

Possono partecipare al concorso professionisti da tutta Europa sia singolarmente, sia in maniera associata, o con raggruppamenti temporanei e consorzi ordinari anche se non ancora costituiti. L’idea di fondo è quella di poter valutare un ampio spettro di progetti innovativi e interessanti, così da scegliere quello che sarà ritenuto migliore per il rilancio di questo luogo: un modo per per mettere finalmente mano al recupero dell’immobile, da troppo tempo vittima del degrado e dell’abbandono. Una ferita aperta per una città come Chiari che da sempre fa della cultura – come provato anche dal recente titolo di Prima Capitale Italiana del Libro – uno dei suoi segni distintivi e propulsivi. Nello specifico, l’Amministrazione punta a realizzare un’operazione nel solco di quanto già fatto con le scuole e altri immobili cittadini: ovvero a riqualificare il teatro in modo che sia antisismico e NZEB, ovvero a emissioni di energia pari quasi allo zero (cioè, autonomo e senza costi energetici per il Comune). Il progetto conta di potersi avvalere della legge sulla rigenerazione urbana della Regione Lombardia, che per queste iniziative mette sul piatto fino a 500mila euro di finanziamento: in questo modo, del milione e mezzo di costi stimati, almeno un terzo sarebbe a carico dell’ente regionale, mentre per il restante milione di euro il Comune aprirebbe un mutuo specifico. I lavori potrebbero terminare entro la fine del 2022 e restituire alla città il suo bel teatro con una capienza tra i 250 e i 300 posti, forse adibito anche a sala per proiezioni cinematografiche; una realtà che potrebbe dialogare con la Cittadella della Musica del vicino vicolo Pace, creando un piccolo borgo tutto dedito alle arti.

«La nostra città gode di un radicamento culturale molto forte e profondo. Manca però di luoghi da dedicare alla cultura anche a causa di scelte del passato errate; la mancanza di luoghi porta a gravi limiti per la città nella crescita della sua vita e spessore sociale e culturale – ha commentato il sindaco, Massimo Vizzardi -. Il compito di noi amministratori è valorizzare e saper rigenerare luoghi e realtà che nel tempo hanno costruito le basi della nostra comunità, costruire il futuro della nostra città memori del passato e della storia della stessa. Questa preziosa opera va in questa direzione; non vediamo l’ora di scoprire come nuove energie verranno messe in gioco dalle nostre realtà associative, ma anche da realtà esterne. Abbiamo bisogno come comunità di tornare a crescere, riappropriandoci della nostra storia, rimettendoci in gioco, incontrandoci e sperimentandoci come persone. Questa è la vera sfida di questo progetto: contribuire a valorizzare l’anima di una città che negli ultimi anni ha rischiato di perdersi». «La scommessa è la rigenerazione urbana. Un luogo interamente rinnovato nelle strutture se non del tutto nuovo, ma ben ancorato alla sua storica funzione di teatro – ha aggiunto il vicesindaco e assessore alle Opere Pubbliche, Maurizio Libretti –. Dopo esserci adoperati non senza difficoltà per l’acquisto, con un accordo complesso, stiamo inseguendo il finanziamento regionale e siamo ottimisti di riuscire anche questa volta; diversamente l’Amministrazione farà comunque da sé. Riproponiamo anche qui il tema dell’efficienza e della autonomia (per quanto possibile) energetica dell’edificio, continuando a perseguire quella strada che ormai abbiamo imboccato da diversi anni: investire in strutture di bellezza e qualità che abbiano anche il pregio di costare molto meno poi nella loro gestione». «L’avvio del bando per la rigenerazione del Teatro Sant’Orsola è un passo verso il recupero alla storia della comunità, testimoniato anche dal percorso di condivisione del progetto fatto con le Associazioni di Chiari, che hanno espresso all’Amministrazione esigenze e desideri rispetto alla nuova struttura – ha concluso l’assessore alla Cultura, Chiara Facchetti –. Lo spazio che immaginiamo fa parte di un progetto culturale complessivo, che vede il teatro protagonista nel nostro territorio come intrattenimento, ma soprattutto come cura e crescita della comunità. Un ringraziamento particolare al lavoro congiunto di diversi assessorati e al grande lavoro compiuto dagli uffici comunali». 

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