Sono finiti nei guai due imprenditori operanti nel settore rifiuti, si tratta di un erbuschese di 58 anni e di un uomo mantovano di 50. Gli accertamenti iniziati nel 2016 da parte della DIA, Gruppo carabinieri Forestale e la Sezione di Polizia giudiziaria, hanno svelato un traffico di ingenti quantitativi di rifiuti che, attraverso la compilazione di documentazione falsa, venivano illecitamente smaltiti sotto la falsa veste di derivanti dal processo di recupero di rifiuti. A seguito delle indagini del Gip Tenaglia è scattato il sequestro preventivo di numerosi rapporti finanziari, immobili e quote delle società coinvolte, con sedi legali nelle province di Brescia, Mantova e Cremona, per un valore complessivo stimato in circa 6 milioni di euro.